Il “Decreto Agosto” - DL n. 104/2020

Il “Decreto Agosto” (DL n. 104/2020), convertito con modificazioni dalla Legge n. 126/2020, recante “Misure urgenti per il sostegno e il rilancio dell'economia”, ha fissato al 15 ottobre 2020 il termine “finale” di sospensione dell’attività di riscossione, precedentemente fissato al 31 agosto 2020 dal "Decreto Rilancio".
Vediamo nel dettaglio le misure già introdotte dai provvedimenti normativi emanati nel periodo di emergenza sanitaria in materia di riscossione (DL n. 18/2020 “Decreto Cura Italia” e DL n. 34/2020 “Decreto Rilancio”), aggiornate con i termini definiti nel “Decreto Agosto”.
Pagamento cartelle, avvisi di addebito e accertamento
Il “Decreto Agosto” ha differito al 15 ottobre 2020 il termine di sospensione del versamento di tutte le entrate tributarie e non tributarie derivanti da cartelle di pagamento, avvisi di addebito e avvisi di accertamento affidati all’Agente della riscossione.
La norma ha previsto, inoltre, la possibilità di effettuare il versamento di quanto scaduto durante il periodo di sospensione entro il mese successivo e, dunque, entro il 30 novembre 2020.
Rateizzazioni
Per i piani di dilazione già in essere alla data dell’8 marzo 2020, e per i provvedimenti di accoglimento delle richieste presentate fino al 15 ottobre 2020, il “Decreto Agosto” ha determinato la decadenza del debitore dalle rateizzazioni accordate nel caso di mancato pagamento di dieci rate, anche non consecutive, invece delle cinque rate ordinariamente previste.
Per i contribuenti decaduti dai benefici della Definizione agevolata (“Rottamazione-ter”, “Saldo e stralcio” e “Definizione agevolata delle risorse UE”), per mancato, insufficiente o tardivo versamento delle rate scadute nel 2019, rimane in vigore la possibilità, introdotta dal DL 34/2020, di chiedere la dilazione del pagamento (ai sensi dell’art. 19 del DPR 602/1973) per le somme ancora dovute.
Sospensione attività di notifica e pignoramenti
Il “Decreto Agosto” ha fatto slittare al 15 ottobre 2020 il termine di sospensione delle attività di notifica di nuove cartelle e degli altri atti di riscossione e degli obblighi derivanti dai pignoramenti presso terzi effettuati, prima della data di entrata in vigore del decreto Rilancio (19/5/2020), su stipendi, salari, altre indennità relative al rapporto di lavoro o impiego, nonché a titolo di pensioni e trattamenti assimilati. Dal 19 maggio al 15 ottobre 2020, le somme oggetto di pignoramento non sono state sottoposte ad alcun vincolo di indisponibilità ed il soggetto terzo pignorato le ha rese fruibili al debitore; ciò anche in presenza di assegnazione già disposta dal giudice dell’esecuzione.
Pagamenti delle Pubbliche Amministrazioni (ex art. 48 bis del DPR n. 602/1973) superiori ad euro 5.000,00
Dall’8 marzo al 15 ottobre 2020, in ottemperanza alla norma presente nel “Decreto Rilancio”, estesa temporalmente dal “Decreto Agosto”, sono state sospese le verifiche di inadempienza da parte delle Pubbliche Amministrazioni e delle società a prevalente partecipazione pubblica, da effettuarsi, ai sensi dell’art. 48 bis del DPR 602/1973, prima di disporre pagamenti - a qualunque titolo - di importo superiore a cinquemila euro. La sospensione è decorsa dal 21 febbraio 2020 per i soli contribuenti che, alla medesima data, avevano la residenza, la sede legale o la sede operativa nei comuni della c.d. “zona rossa” (allegato 1 del DPCM 1° marzo 2020).
Le verifiche già effettuate sono state prive di qualunque effetto se, alla data di entrata in vigore del decreto legge n. 34/2020 (e quindi dal 19/5/2020) che aveva introdotto tale previsione normativa, l’Agente della riscossione non aveva notificato il pignoramento ai sensi dell’art. 72 bis del DPR n. 602/1973; per le somme oggetto di tali verifiche, le Pubbliche Amministrazioni e le società a prevalente partecipazione pubblica, hanno potuto quindi procedere al pagamento in favore del beneficiario.
Successivamente il “Decreto Agosto” è stato aggiornato con le modifiche introdotte dal Decreto Legge n. 125/2020 che ha previsto il differimento al 31 dicembre 2020 del termine “finale” di sospensione del versamento di tutte le entrate tributarie e non tributarie derivanti da cartelle di pagamento, avvisi di addebito e avvisi di accertamento affidati all’Agente della riscossione. I pagamenti sospesi dovranno essere effettuati entro il 31 gennaio 2021 (mese successivo al periodo di sospensione).
Il DL n. 125/2020 ha previsto anche lo slittamento al 31 dicembre 2020 del termine della sospensione delle attività di notifica di nuove cartelle e degli altri atti di riscossione, nonché della sospensione degli obblighi derivanti dai pignoramenti presso terzi e della sospensione delle verifiche di inadempienza ai sensi dell’art. 48 bis del DPR 602/1973.
Il termine finale di sospensione delle attività di riscossione sopra elencate, è stato poi rinviato al 31 dicembre 2020 dal Decreto Legge n. 125/2020 e, successivamente, fatto slittare al 31 gennaio 2021 dal Decreto Legge n. 3/2021.
Il “Decreto Ristori” (DL n. 137/2020, convertito con modificazioni dalla L. n. 176/2020) ha differito invece al 1° marzo 2021 il termine di pagamento delle rate 2020 della Definizione agevolata, in precedenza fissato al 10 dicembre 2020 dal “Decreto Rilancio", e introdotto novità sull’istituto della rateizzazione.
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